Collana: Narratori de Il paese dei libri
pagg. 144 / euro 16,00
“Questi antagonismi sociali spiegano perché i personaggi femminili e maschili dei racconti, così imbevuti dell’amor di patria, siano in effetti dei senza patria.
Che cercano, errando in ogni direzione e vincendo ogni paura, un luogo in cui vivere, e non soltanto sopravvivere tra ricordi, nostalgie e sogni infranti; un luogo in cui l’amore tra una donna e un uomo possa godere della protezione di un cielo composto di stelle che non tramontano, senza essere mortificato e spezzato dal maschilismo e dall’indigenza; un luogo in cui coloro che sono oggi oppressi vengano riconosciuti senza riserve quali esseri umani e siano finalmente liberi dall’inferno dell’emarginazione, del carcere, della tortura fisica e psichica, del disprezzo sociale. In mezzo alle più tempestose vicissitudini che sembrano ucciderla ad ogni passo, la speranza di poter approdare a questa vera, definitiva, universale patria, che conterrà in sé tutte le vecchie patrie dissolte, “lentamente cresce, vive e resiste... lentamente”.
Pietro Basso